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Censimento delle situazioni di pericolosità Associata all'individuazione del reticolo idrografico, anche se non obbligatoria secondo la normativa, è utile prevedere la verifica dello stato di consistenza delle opere e delle situazioni presenti lungo il reticolo idrico minore, con un duplice obiettivo:
Oltre a considerare gli aspetti economici, si devono soprattutto valutare gli aspetti di potenziale rischio idraulico correlati all'insufficiente manutenzione o scorretto dimensionamento delle opere esistenti che, in caso di danni a terzi conseguenti ad eventi meteorici intensi, possono produrre responsabilità civili e penali in capo al Comune al quale la materia è stata delegata.
Rispetto al reperimento dei dati di base per il raggiungimento dei due obiettivi sopra riportati, si evidenzia come non sia possibile una loro definizione "a tavolino" o su "base bibliografica", in quanto:
Le attività di raccolta dati lungo i corsi d'acqua non devono quindi riguardare solo le tipologie di opere e le situazioni di occupazione od utilizzo del demanio idrico contemplate nell'allegato C della D.G.R. 01 agosto 2003, n. VII/13950, ma anche le opere di difesa idraulica, le derivazioni/captazioni d'acqua e la valutazione del loro stato di conservazione, oltre alla valutazione della pericolosità degli eventuali dissesti presenti lungo il reticolo idrico e la valutazione globale dello stato di efficienza idraulica dell'alveo e delle sponde, sia in corrispondenza delle opere censite, sia in senso lato, per l'individuazione della necessità di eventuali interventi strutturali o di manutenzione. Ogni situazione di pericolosità od opera censita deve essere descritta in una scheda appositamente predisposta, che riporti alcune informazioni prioritarie per l'ubicazione dell'opera, oltre che notizie riguardanti tipologie costruttive, dimensioni, funzioni, stato di conservazione e particolari situazioni da evidenziare.
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